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l'occhio umano e minerale

L'iride dell'occhio umano...

...l'iride dell'occhio minerale

Quando penso a come è nata l'idea dell'occhio minerale mi sembra tutto così strano, incredibile: un giorno vidi una foto ingrandita di un'iride umana e subito notai come vi fosse qualcosa di familiare, che avevo già visto nella collezione.
Quella geometria precisa l'avevo individuata in molti geodi e sezioni d'agata e d'ametista. Avevo constatato che delle bande di quarzo ialino disposte a raggiera all'interno di alcuni esemplari, costituivano un'analogia quasi perfetta con l'occhio umano, cioè l'iride e le altre strutture dalle quali è costituito (papilla compresa). Ciò che trovai sorprendente, ammirando sia gli occhi umani che quelli minerali con ancor più attenzione, era l'impossibilità di trovarne due identici.
Quando esposi tali riflessioni al prof. Giuseppe Ravalico, primario di Oculistica e docente all'università degli studi di Trieste, anche lui rimase impressionato dall'analogia tra le due manifestazioni tanto che trasse le sue deduzioni, espresse e sintetizzate nel suo intervento autorevole che qui riportiamo integralmente.

Primo Rovis



L'iride azzurra di
un occhio umano
La Natura è capace di sorprenderci ogni giorno con le sue bellezze: basta avvicinarla con occhio attento ed animo disponibile. Se poi aggiungeremo la curiosità e la fantasia che testimoniano la giovinezza della nostra mente, l'incontro non potrà che essere ricco di intense emozioni.
E' quanto si prova entrando da Ipanema, rimanendo ammirati davanti ai fossili, i minerali, i cristalli, le pietre e quant'altro di meraviglioso Primo Rovis ha raccolto e ci propone con l'entusiasmo che lo caratterizza.
Ogni pezzo, la sua etichetta: nome, origine, età. Se ti fermi qui, potrai dire che ti interessa, che ti affascina e nulla più. Ma se fai sfocare la scritta e cerchi di entrare con gli occhi della tua immaginazione nei colori, disegni e venature che ti stanno davanti, ecco il minerale prende vita e ti parla di sé.
Certamente per deformazione professionale, e non credo possa capitare a chiunque, ma non sfugge mai la similitudine di queste pietre con la bellezza dell'iride dell'occhio umano: in particolare da quando Rovis me l'ha mostrata per la prima volta.
Potrà essere in un volto giovane o vecchio, ma più ne ingrandisci l'immagine, più ne scopri o colori chiari e cangianti o scuri e profondi, ma sempre diversi e irripetibili per l'0unicità della trama che la costituisce.
L'iride è qualcosa di vivo, si muove, allarga o restringe la pupilla secondo la luce che la illumina.
Quanti geodi tagliati ricordano questa esile membrana che ti fa dire: che occhi belli! E se guardi le due metà, le troverai simili, ma mai uguali tra loro, proprio come l'iride.
Le macchie, le sfumature, le linee variegate, le osservi nell'iride e le scopri nel minerale.
Cambi l'angolo di osservazione e cambia l'aspetto, vivi l'una e l'altro. Guardando qualcuno negli occhi, cerchiamo di entrare nel suo animo attraverso lo sguardo. E se osserviamo con attenzione queste pietre, quelle tagliate con centro scuro o quelle scavate come una piccola caverna, non sembra di carpire i segreti al pari di quanto si fa scavando negli occhi e nell'animo?
La Natura si propone con le sue bellezze che sono opere d'arte troppo sublimi e perfette per essere frutto del caso. Avviciniamola attraverso gli occhi di una persona o i minerali di Ipanema, con l'animo disposto di chi ammira un capolavoro e sentiremo il nostro cuore giovane emozionarsi e battere forte.


Prof. Giuseppe Ravalico
Direttore Clinica Oculistica
Università degli Studi di Trieste



Particolare di una sezione di quarzo ialino brasiliano utilizzato nel fotomontaggio riportato qui sotto.

Accostamento tra l'iride umana a sinistra e qualla minerale a destra.
La fotografia è riprodotta sulla copertina del libro
Arte di Dio
Nella foto a destra è visibile la geometria che richiama da vicino l'iride umana-minerale, che sembra essersi manifestata nei primi microsecondi di vita dell'Universo subito dopo il Big-bang. La figura è l'effetto dello scontro di atomi d'oro fatti reagire da alcuni scienziati americani. (la foto è stata gentilmente concessa dalla rivista Panorama).

l'occhio umano e minerale

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